Legge 104: cos’è
La “Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” nota ai più come legge 104 , è un’importante misura a tutela delle fasce più deboli della popolazione. Queste ultime e i familiari (caregiver), previa richiesta, hanno diritto a benefici e incentivi economici a carico dall’INPS d’importo variabile a seconda del grado di disabilità.
Chi usufruisce della legge 104
Usufruiscono della legge 104 coloro che ottengono il riconoscimento di:
• portatore di handicap
• invalidità
• non autosufficienza.
Rientrano tra i beneficiari anche i lavoratori che si prendono cura del proprio familiare in una delle su evidenziate condizioni.
Il nostro ordinamento prevede quindi tre categorie distinte di disabilità.
L’invalidità è definita come una condizione che riduce le capacità lavorative di una persona, i portatori di handicap; invece, sono persone che vivono in una situazione ancor più grave, generalmente non autosufficienti. Mentre i non autosufficienti sono persone impossibilitate dallo svolgere solo alcune mansioni di vita quotidiana.
Cosa prevede la legge 104
La legge 104 prevede sia alcuni benefici di tipo fiscale, sia permette al lavoratore e ai familiari (caregiver) di ottenere dei giorni di permesso speciali e retribuiti.
Sono altresì riconosciuti diritti ai minori, i quali usufruiscono di un insegnante di sostegno.
Alcuni esempi delle principali tutele riconosciute al disabile sono:
• permessi retribuiti dal lavoro (anche per i parenti accompagnatori)
• accesso a programmi di reinserimento sociale
• diritto all’insegnante di sostegno
• diritto alla pensione anticipata
• posti auto riservati
• detrazioni e agevolazioni fiscali per medicinali, carrozzine, opere murarie specifiche.
A seconda dell’grado di disabilità sono altresì previste agevolazioni di tipo economico sia per la persona invalida sia per il familiare preposto a prendersene cura.
In dettaglio, un assegno ordinario d’invalidità viene riconosciuto qualora la commissione accerti l’impossibilità lavorativa minima del richiedente di almeno il 66%. Quest’ultimo riceve un reddito d’importo variabile e determinato sulla base dei contributi versati e sul grado d’invalidità.
L’indennità di accompagnamento
Il caregiver, il familiare che si occupa della persona invalida, ha diritto a un’indennità di accompagnamento, qualora al disabile sia stata accertata un’inabilità totale.
L’indennità riconosciuta per l’accompagnamento è di circa 520 € ed è esente dal pagamento dell’IRPEF.
Legge 104: come fare domanda
Per ottenere le agevolazioni previste dalla legge 104, il primo passaggio da compiere consiste nel recarsi dal proprio medico di base e ottenere il certificato medico, che attesti lo stato di disabilità.
Successivamente, qualora non si fosse già provveduto, bisogna richiedere o il codice PIN o il numero SPID di secondo livello.
Tali credenziali sono necessarie per collegarsi in via telematica al sito web dell’ INPS. Alternativamente ci si può rivolgere al patronato, il quale provvede per conto del richiedente all’invio della domanda di accertamento.
Entro 3 mesi dall’invio della domanda, un’apposita commissione si riunisce e stabilisce se la persona è affetta da handicap, invalidità o non autosufficienza e in che grado.
È possibile, su richiesta, chiedere un certificato di tipo provvisorio in attesa che la commissione si riunisca ed elabori il documento definitivo.
Legge 104: novità 2021 – 2022
Il Governo italiano, anche per via dell’emergenza sanitaria, ha introdotto alcune novità che interessano tutti gli aventi diritto e fruitori della legge 104.
In particolare,
• il Decreto Cura Italia, ha esteso il numero di giorni mensili in cui è possibile chiedere il congedo retribuito. Le giornate sono passate da 3 a 12. Tale estensione al momento risulta ancora attiva e l’attuale Governo non dovrebbe modificarla.
• La cosiddetta nuova legge 104, inoltre, riguarda anche i lavoratori con una tipologia di contratto part-time, questi possono ora usufruire del congedo a condizione che il proprio contratto comporti un numero di ore lavorate superiore al 50% di un contratto full-time sancito nel contratto nazionale collettivo di riferimento.
• Infine, salvo ulteriori proroghe, fino al 31 ottobre i lavoratori aventi diritto e attualmente in stato di smart work possono usufruire delle ore di congedo per l’assistenza ai disabili.