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Assegno Unico 2021: cos’è, cosa prevede e beneficiari

assegno unico 2021

L’Assegno Unico è una recente misura introdotta dal Governo Draghi mediante la Legge Delega n. 46 del 2021, che entrerà in vigore il 1° gennaio del 2021.

Assegno Unico 2021: cos’è

L’assegno unico è una prestazione economica a cui possono accedere le famiglie italiane con un ISEE massimo di 50.000€. Il sussidio è stato pensato per aiutare le famiglie meno abbienti, le quali possono così disporre di un sussidio per il mantenimento dei propri figli.
Il sussidio viene erogato fino al compimento dei 21esimo anno di età del o dei figli. La condizione primaria è che i figli siano a carico della famiglia.

È una misura che rientra tra gli interventi messi in atto dall’attuale Governo in un’ottica di semplificazione. L’assegno, infatti, sostituisce tutta una serie di misure. In particolare:

Le detrazioni IRPEF per figli a carico;

Gli assegni previsti per chi ha figli minorenni a carico;

Gli incentivi per le famiglie numerose;

Il bonus bebè;

Il bonus nascite;

Il fondo natalità.

Si evidenzia che, sebbene la misura entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2021, è già possibile beneficiare dell’Assegno Unico.

È stata, infatti, introdotta una misura-ponte e riservata alle famiglie con un ISEE massimo di 50.000€.
La misura-ponte, si rivolge alle famiglie che hanno uno o più figli d’età compresa tra 0 e 18 anni. Tale misura è attiva da luglio 2021 e interessa quasi due milioni di famiglie.

Cosa prevede l’assegno unico

L’Assegno Unico prevede un sussidio economico erogato mensilmente per ogni figlio a carico.

La misura non coinvolge tutte le famiglie italiane, ma solo quelle che rientrano in alcuni parametri stabiliti sulla base dell’ISEE dichiarato.

Gli importi mensili esatti corrisposti alle famiglie, sono riportati nell’allegato 1 della norma.

Si parte da un massimo di 167,5€ erogati mensilmente per figlio, nel caso in cui il totale dei figli a carico sia tre o più e l’ISEE inferiore a 7.000€; fino a un minimo di 30€ per figlio corrisposto alle famiglie con uno o due figli e con un ISEE compreso tra 39.999 € e 50.000€.
La cifra media erogata è di circa 250€ al mese per famiglia.

Si evidenzia altresì che l’Assegno Unico risulta maggiorato per le famiglie che hanno a carico uno o più figli disabili. La maggiorazione, a seconda dell’ISEE e della disabilità, risulta superiore tra il 30% e il 50% rispetto all’importo base stabilito dalla misura.

Assegno Unico: Beneficiari

L’ISEE inferiore a 50.000€ non è l’unica condizione che permette di ottenere l’Assegno Unico. Vi sono ulteriori requisiti:

Dimostrare la residenza e il domicilio in Italia

Il possesso della cittadinanza italiana, oppure avere il diritto o il permesso di soggiorno.

In particolare, i requisiti sono stringenti per le famiglie neo residenti in Italia, le quali possono accedere all’Assegno Unico solo se presenti sul territorio da almeno due anni oppure qualora fossero in possesso di un contratto di lavoro anche a tempo determinato.

Tra i beneficiari rientrano anche:

I nonni dei minori qualora abbiano a carico un provvedimento di affido e rientrino nei parametri ISEE stabiliti;

I lavoratori autonomi con P.IVA;

Gli inoccupati;

Percettori del reddito di cittadinanza.

La domanda per l’assegno unico può essere presentata anche da genitori separati o divorziati. In quest’ultimo caso, l’assegno viene diviso e corrisposto in egual misura su due conti correnti separati.

Assegno Unico: come fare domanda

Per ricevere l’Assegno Unico bisogna procurarsi la certificazione ISEE minori, la quale è fornita gratuitamente dal CAF.
Dopo di che, è possibile chiedere al CAF stesso o al Patronato assistenza gratuita, anche telefonica, per la presentazione della domanda.
In alternativa, la domanda può essere inviata anche autonomamente seguendo la procedura telematica presente sul sito web dell’INPS.
In quest’ultimo caso è necessario essere in possesso del codice PIN, di uno SPID di II livello o superiore, oppure del CIE (Carta d’identità Elettronica).
Si ricorda che fino a gennaio 2022 la misura non è attiva ma si può fare richiesta per l’assegno temporaneo in attesa che la misura entri in vigore.

Una volta presentata la domanda l’importo viene corrisposto su base mensile direttamente sul controcorrente del richiedente.

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